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Umbria, culla della sacralità

Terra di santi, poeti e coltivatori di prodotti tipici e d'origine protetta

Umbria, culla della sacralità

Un viaggio nei luoghi dello spirito dell'Umbria, passando per paesaggi incantati e dilettando il palato. Ed è proprio dal luogo di origine della norcineria umbra (la confezione di salumi speziati e saporiti) che comincia questo viaggio.

La città benedettina

Norcia è la città che diede i natali a San Benedetto, il primo monaco del cristianesimo vissuto a cavallo del Cinquecento. Proprio a San Benedetto Norcia ha dedicato una splendida chiesa gotica, mentre il Duomo è di epoca rinascimentale ma venne rimaneggiato in epoca barocca.

Altro notevole esempio di architettura rinascimentale è la Castellina, una rocca a pianta quadrata con bastioni angolari, realizzata dal Vignola e oggi sede del Museo Civico.

Spazio alle lenticchie!

Con una deviazione si raggiungere il centro di Castelluccio, celebre per le sue lenticchie. Questo è un interessante esempio di borgo medievale e una delle porte d'ingresso per il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Specialmente in primavera, in piena fioritura, meritano una visita i Piani di Castelluccio, quattro conche che formano il più grande bacino carsico chiuso d'Italia.

Zafferano gourmet

Tappa successiva è Cascia, che vanta un raro tipo di zafferano ed è nota per essere la città di Santa Rita e del suo santuario.
Edificio moderno e consacrato nel 1947, il Santuario di Santa Rita da Cascia è una miscellanea di stili che culmina nell'altare ideato da Giacomo Manzù.

Tappa a Massa Martana? Da non perdere la Parrocchiale di San Felice e il cinquecentesco Palazzo Comunale con la sua torre campanaria

Borgo medievale, radici romane

L'itinerario prosegue e si raggiunge Spoleto che, pur presentandosi come borgo medievale, tradisce in più punti le sue origini romane: dal Teatro Romano, la cui costruzione si fa risalire ai primi anni dell'Impero, alla Basilica di San Salvatore, chiesa paleocristiana del IV secolo.
L'edificio religioso più importante è il Duomo, ma non si può mancare una visita alla Chiesa di Sant'Eufemia.

A dominare la città c'è la Rocca Albornoziana, ex prigione pontificia e oggi sede della Scuola Europea di restauro del libro, nonché del Museo Nazionale del Ducato che raccoglie opere del passaggio dall'epoca romana al Medioevo.

Cartolina dall'Umbria

Arrivati a Todi è d'obbligo uno sguardo su piazza del Popolo dove si condensano i simboli degli antichi poteri: dal Palazzo dei Priori al Duomo, senza dimenticare il Palazzo del Popolo, raccordato al Palazzo del Capitano da uno scalone.
Immancabile una visita alle grandi Cisterne Romane, proprio sotto Piazza del Popolo. Fra viuzze e saliscendi, Todi non smentisce il suo carattere di borgo medievale per lasciare al visitatore l'ultima emozione.

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