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L'arte in fabbrica

La collezione d'arte del fondatore di Max Mara.

L'arte in fabbrica

Visitando Reggio Emilia è facile farsi indicare dove si trova una delle glorie locali, la fabbrica del Gruppo Max Mara dove nel 1951 è stato fondato questo marchio di riferimento della moda italiana.

La fabbrica trasformata in museo

Nel 2003 l'azienda è trasferita in un'altra sede e il fondatore Achille Maramotti sogna di ospitare nella " fabbrica" l'altra grande passione della sua vita: la collezione di arte contemporanea. Nel 2007, due anni dopo la sua scomparsa, questo sogno è diventato realtà. L'edificio è stato convertito in spazio espositivo dall'architetto inglese Andrew Hapgood che ha rispettato la sua origine industriale rivelata anche dai pavimenti macchiati dall'olio delle macchine tessili.

Dall'astrattismo alle avanguardie contemporanee

La collezione vuole essere il segno del rapporto profondo tra mondo dell'arte e il Gruppo Max Mara ed è costituita da centinaia di opere realizzate da artisti italiani e stranieri dal 1945 ad oggi. Seguendo un ordine cronologico si va dall'astrattismo di Burri, Fontana, Manzoni all'arte concettuale di Kounellis, Pistoletto, Merz, dalla Transavanguardia di Chia, Clemente, Paladino al neo-espressionismo di Basquiat, e Schnabel. Si prosegue con le avanguardie inglesi e americane dell'ultimo decennio come la New Geometry.

Lavori in corso

Più di 200 opere distribuite in 43 sale fanno parte dell'esposizione permanente, il piano terra è destinato alle mostre tematiche temporanee allestite con le acquisizioni più recenti che la famiglia Maramotti continua a collezionare seguendo il percorso del fondatore. Il suo interesse per l'evoluzione dei linguaggi dell'arte lo ha portato a scegliere le opere del periodo iniziale di ogni artista che ne testimoniassero la portata innovativa e di "rottura".

In sintonia con questa visione dell'arte come ricerca costante, quella che era la sala dei prototipi è diventata la Pattern Room dove vengono invitati artisti diversi a lavorare "on site".

Secondo il desiderio di Maramotti, la collezione è visitabile gratuitamente su prenotazione e a numero chiuso. Questo permette a 25-30 persone alla volta di visitare la ex fabbrica in totale tranquillità, esplorando una collezione che indaga la dimensione del "nuovo" nel mondo dell'arte contemporanea.

Collezione Maramotti
Via Fratelli Cervi, 66
Reggio Emilia
Tel. +39 0522 382484
www.collezionemaramotti.org

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