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Inganni barocchi

Capolavori barocchi alla Galleria Spada di Roma.

Inganni barocchi

Le sorprese che Roma riserva al viaggiatore curioso non si contano. Come un cofanetto pieno di scomparti segreti la città sa come stupire chi ha voglia di scoprire di più rispetto ai soliti itinerari turistici. Campo de Fiori è un esempio perfetto, una delle piazze più celebri della capitale. Se ci si tuffa nei vicoli pittoreschi che circondano Campo de' Fiori si può incontrare piazza Capodiferro dove si staglia l'elegante facciata rinascimentale di Palazzo Spada costruito nel '500 per il cardinale Girolamo Capodiferro e acquistato un secolo dopo dal cardinale Bernardino Spada, un colto ed eccentrico collezionista appassionato degli artifici della pittura barocca.

Il palazzo del cardinale collezionista

Anche se oggi questo palazzo è sede del Consiglio di Stato è possibile visitare le quattro sale della Galleria Spada che custodiscono la favolosa collezione del cardinale a cui lavorarono circa 140 artisti tra architetti, pittori, scultori, orologiai.
Il cardinale Spada si trattava bene come collezionista tanto che le sale del museo accolgono capolavori del Guido Reni, del Guercino, di Orazio e Artemisia Gentileschi, di Andrea del Sarto.
Per volontà di Federico Zeri, che negli anni '50 ne fu direttore, la galleria accosta quadri di soggetto religioso, mitologico, paesaggistico a orologi, busti antichi e mappamondi creando una favolosa mescolanza che ci dà un'immagine fedele del collezionismo tra '600 e '700.

L'inganno barocco del Borromini

Il vero pezzo forte del museo è la Galleria Prospettica' al piano terra, sul lato sinistro del cortile entrando dall'ingresso principale. Qui l'architetto Francesco Borromini, autore di alcune delle più belle chiese di Roma, ha creato un colonnato "truccato" che stupisce e inganna il visitatore facendo apparire la galleria lunga circa 35 metri. In realtà ne misura solo 8!

Una visita speciale alle "altre" sale del palazzo

La visita ordinaria alla Galleria Spada comprende quattro sale oltre a questo capolavoro della finzione barocca. In realtà il palazzo custodisce altri tesori come la sala dei Mappamondi e il corridoio della Meridiana, dove le ore sono segnate dai raggi del sole riflessi in uno specchio, che rivelano la passione del cardinale per l'astronomia tanto da arrivare a difendere Galileo Galilei e le sue teorie. Il salone di Pompeo, invece, è impreziosito da affreschi con balconate da cui sembrano sporgersi dei gentiluomini e loggiati aperti su paesaggi inventati. Queste ultime sale appartengono agli ambienti del Consiglio di Stato e quindi chiuse al pubblico. Ecco però una dritta speciale: possono essere visitate prenotando un percorso guidato ogni prima domenica del mese.

Galleria Spada
Arte e uno sguardo sulla vita romana nel XVI e XVII secolo.
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Palazzo Spada

Piazza Capodiferro, 13. Roma
Tel. +39 06 683 24 09

Orari

Galleria Spada: da martedì a domenica 8.30 - 19.30
Sale del Consiglio di Stato: prima domenica del mese alle 10.30 -11.30 - 12.30

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