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Capri Imperiale

Capri ai tempi dell'antica Roma

Capri Imperiale

Questo itinerario è un viaggio nel tempo alla scoperta delle ville imperiali dell'isola. La storia della Capri Romana ha origine nel 29 a.C., anno in cui arrivò Cesare Ottaviano, futuro imperatore Augusto. La leggenda vuole che una pianta riprese vita al suo arrivo: un presagio che convinse Augusto a sottrarre l'isola al dominio di Napoli per portarla sotto il dominio di Roma Imperiale.
Alla sua morte, nel 14 d.C. gli succedette l'imperatore Tiberio, che scelse l'isola di Capri come residenza. La leggenda fa riferimento a dodici ville imperiali, ma soltanto tre sono rimaste ancora oggi: Villa Jovis, Palazzo a Mare e Damecuta.

La dimora che affacciava sul mare

La Villa di Palazzo a Mare era uno splendido esempio di residenza di mare sviluppata in un'area oggi occupata dal campo sportivo e da proprietà private. Attribuita ad Augusto, la dimora si trova sul versante settentrionale dell'isola, vicino al porto Marina Grande.

Una grande esedra, un ninfeo che si apre sul mare, affiancata da un'opera muraria, i resti di alcune piscine e di un piccolo molo sono le uniche testimonianze attualmente visibili del quartiere marittimo della villa. Probabilmente, a monte di questo quartiere, c'erano altre zone della dimora, come le vasche per la raccolta dell'acqua e gli appartamenti imperiali.

Domina Capri

Villa Jovis, la residenza voluta da Tiberio, è la più grande delle ville isolane. Si trova in cima al Monte Tiberio e dal centro di Capri si impiegano circa 30 minuti per raggiungerla. La sua posizione panoramica consentiva il controllo dell'isola e del Golfo di Napoli, mentre la struttura racchiudeva gli elementi della fortezza senza rinunciare agli ambienti delle raffinate ville romane.

La residenza era articolata su diversi livelli. L'"atrium", l'ingresso era disposto sul lato meridionale della villa dove. Ancora visibili gli ambienti dell'"apodyterium (spogliatoio), del "tepidarium" e del "calidarium".

Villa Jovis si sviluppa intorno al nucleo centrale che è formato da quattro cisterne, risorsa idrica necessaria a servire la residenza dell'imperatore grazie ad un sistema di condutture.
Sul lato occidentale si trovavano i locali di servizio. Sulla sommità settentrionale, invece, c'erano le stanze imperiali. Sono ancora visibili resti di pavimenti in marmo che adornavano gli appartamenti dell'imperatore.

Su una terrazza panoramica a picco sul mare, affacciato sulla Punta Campanella ed il Golfo di Napoli, si trovava l'"ambulatio" - il viale, adorno di nicchie e ambienti decorati, dove l'imperatore amava passeggiare.

La leggenda vuole Villa Jovis teatro di feste, durante le quali l'imperatore dava libero sfogo ai suoi vizi ed ai suoi piaceri, così come un posto nella leggenda appartiene al Salto di Tiberio: il precipizio dove pare che l'imperatore spingesse nemici e concubine.

Maggiori informazioni su Villa Jovis, Capri

La villa e la Grotta Azzurra

Villa Damecuta si trova ad Anacapri, nei pressi della Grotta Azzurra. Questa costruzione è disposta lungo un ciglio di roccia che si affaccia sul Golfo di Napoli e rappresentava il baluardo occidentale delle ville romane sull'isola.
Le tre ville erano infatti ubicate in maniera da formare un'ideale cortina di controllo sia dell'isola che del golfo.

Villa Damecuta conserva il tracciato planimetrico basato su un nucleo centrale a semicerchio che molto probabilmente doveva apparire come un belvedere.
Quest'area poggia su una serie di piccoli archi. Da qui partiva un viale di passeggio, "ambulatio", che raggiungeva la zona degli appartamenti dell'imperatore. Oggi sono visibili tracce di intonaco di quella che era la stanza da letto dell'imperatore, il "cubiculum".

Da Damecuta è possibile raggiungere in pochi minuti la Grotta Azzurra, simbolo dell'isola e testimonianza della storia Romana di Capri. Sul suo fondale, infatti, sono state ritrovate alcune statue che confermano la conoscenza della grotta anche in epoca romana.

Maggiori informazioni su Villa Damecuta, Anacapri