← Indietro

Sulle orme del Grand Tour

Firenze, Venezia, Roma, Napoli: l'Italia nel sogno del Grand Tour.

Sulle orme del Grand Tour

"Non esiste sicuramente altro luogo al mondo in cui un uomo possa viaggiare con maggior piacere e beneficio dell'Italia...È la grande scuola della musica e della pittura, e in essa vi sono tutte le più nobili opere di scultura e di architettura, sia antiche che moderne...".

Con queste parole lo scrittore inglese Joseph Addison nel 1765 esprimeva il coinvolgimento emotivo che molti viaggiatori del suo tempo provavano nella tappa più importante del loro Grand Tour, l'Italia. Con il nome Grand Tour, infatti, si indica il viaggio di istruzione che i rampolli della buone famiglie europee intraprendevano tra la fine del '600 fino a tutto l'800 per completare la propria educazione di gentiluomini. Un'impresa costosa che comportava lunghi spostamenti con imprevisti a volte rischiosi e che, pur attraversando numerosi paesi, aveva come culmine il "viaggio in Italia".

Inseguendo il sogno mediterraneo

L'Italia veniva immaginata come un "museo a cielo aperto", un paese idilliaco di poeti e pastorelle. Di frequente i viaggiatori che arrivavano con questa convinzione rimanevano colpiti, invece, dallo stato selvaggio delle campagne, dalla grande povertà di alcune città, dalla pericolo continuo del brigantaggio. Le difficoltà non li scoraggiavano ma, al contrario, aggiungevano al Grand Tour il piacere avventuroso di scoprire le tracce di una grande civiltà, contemplare paesaggi unici in Europa ed entrare in contatto con un patrimonio straordinario di usanze, costumi e sapori.

Spesso i viaggiatori arrivavano in Italia dal mare partendo da Nizza o Marsiglia e poi proseguivano verso Genova, attirati da suo passato illustre di repubblica marinara, fino ad arrivare a Firenze e a tutta la Toscana. Alcuni invece utilizzavano la via fluviale navigando lungo il Po per arrivare prima a Ferrara e Ravenna e dopo a Padova fino ad uno delle tappe più ambite: Venezia.

Bus Hop-on Hop-off Firenze
Salta a bordo e viaggia con stile fra 44 luoghi imperdibili.
Prenota ora

Barca Hop-on Hop-off Venezia
Guarda la Città delle Maschere dall'acqua mentre viaggi fra i punti d'interesse.
Prenota ora

L'interesse di questi "turisti ante litteram" era rivolto anche ad aspetti di storia locale e chi poteva si tratteneva nelle città fino a poter assistere ad alcune manifestazioni come la corsa dei tori in campo San Polo e la Festa del Redentore a Venezia.

Sulle orme delle civitlà scomparse

La passione per l'antico che si propagò soprattutto nel '700 calamitava i viaggiatori verso le zone di importanza archeologica, prima tra tutte Roma di solito raggiunta attraverso l'antica via Francigena, lungo l'asse che congiunge la via Aurelia alla via Cassia.

Bus Hop-on Hop-off Roma
Trasporto flessibile per tutte le attrazioni della città.
Prenota ora

Il desiderio di riportare in patria delle antichità che animava i viaggiatori stranieri, soprattutto inglesi, li condusse a finanziare in proprio degli scavi archeologici. Per arginare questa uscita di reperti dal nostro paese il papato costruì in varie fase un grande museo dove collocò le proprie collezioni e molte altre di nuova acquisizione. E' così che i Musei Vaticani diventarono un baluardo per la conservazione dell'archeologia italiana.

Musei Vaticani & Cappella Sistina: salta la coda
Gli affreschi mozzafiato e le incredibili opere d'arte di Michelangelo.
Prenota ora

Sulla scia di questo interesse per l'antico numerosi artisti italiani come Canaletto, Piranesi, Batoni lavorarono per i viaggiatori più danarosi ritraendo le "antichità".

La febbre archeologica divampò ancora di più quando tra il 1738 e il 1748 vennero portate alla luce "Pompei ed Ercolano" attirando studiosi da ogni parte del mondo. A questo punto "puntare a sud" divenne uno degli obiettivi più importanti di questi viaggiatori che non mancavano di recarsi a Napoli per spingersi poi fino a Paestum.

La vista dei templi circondati da una natura percepita come selvaggia e primitiva scatenava emozioni tali che i viaggiatori più colti usarono fiumi di inchiostro per descriverle. Nell'800 questa discesa verso sud diventò più importante e la Sicilia divenne una nuova tappa irrinunciabile del Grand Tour.

Pompei ed Ercolano: Salta la Coda
Visita due città romane distrutte dal Vesuvio.
Prenota ora

Bus Hop-on Hop-off Napoli
Guarda tutto di questo sito UNESCO Patrimonio dell'Umanità con un comodo pass.
Prenota ora

Paestum: Parco Archeologico + Museo
Accedi alle rovine di un'antica città greca.
Prenota ora

Bus Hop-on Hop-off Palermo
Esplora la capitale siciliana senza stress con questo tour in bus Hop-on Hop-off.
Prenota ora

Rivivere oggi le emozioni del Grand Tour

Oggi non è facile recuperare questa dimensione della meraviglia che caratterizzava i protagonisti del Grand Tour, tuttavia con la giusta predisposizione allo stupore si possono visitare alcuni luoghi dove è possibile condividere queste emozioni intense. Un esempio è il parco di Villa Gregoriana a Tivoli che si trova nella zona dei "baratri tiburtini" dove il fiume Aniene compie una suggestiva cascata. Nel corso del '700 questa zona fu talmente frequentata dagli stranieri che vennero fatti interventi per renderla più accessibile.

Villa Gregoriana
Un luogo magico tra templi romani e il fragore delle cascate di Tivoli.
Prenota ora

Un altro luogo dove immergersi in atmosfere da Grand Tour è sicuramente Ravello. Qui un distinto cittadino inglese, Lord William Beckett, che si innamorò perdutamente di questo angolo della Costiera Amalfitana decise di stabilirsi e non far ritorno dal Grand Tour. Come dimora si fece edificare una costruzione incredibile mescolando stili ed epoche, reperti antiquari e ricordi di viaggi esotici. La sua casa oggi è diventa l'esclusivo Hotel Villa Cimbrone teatro della fuga d'amore di Greta Garbo e Leopold Stokoswky.