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Il paese delle streghe

Rivivere antiche storie di stregoneria passeggiando per il borgo ligure di Triora

Il paese delle streghe

Nell'estremo Ponente della Liguria il paese di Triora è conosciuto come il borgo delle streghe dichiara le proprie origini medievali con un intrico di strade strette e archi di pietra. Pur avendo sofferto numerose distruzioni durante la Seconda Guerra Mondiale, oggi il paese sta vivendo un periodo di rinascita, fa parte dell'associazione dei Borghi più belli d'Italia e ha anche ottenuto la Bandiera Arancione del Touring Club per la qualità della sua accoglienza turistico-ambientale.

Da 0 a 2000 m in 30 chilometri

Triora fu fondata attorno all'anno 1000 ai piedi del monte Trono che domina la Valle Argentina. Questa valle taglia il territorio dal mare alla montagna con andamento ripidissimo tanto da arrivare dalla quota zero a più di 2000 metri in soli 30 chilometri. Partendo da Arma di Taggia, la cittadina marinara in provincia di Imperia circondata dai terrazzamenti coltivati a ulivi, ci si inoltra lungo una strada pittoresca e tortuosa che risale la valle incontrando un suggestivo paesaggio montano costellato di piccoli paesi.

Un passato oscuro e un terribile processo

Nel 1587 numerose donne di Triora furono coinvolte in un processo con l'accusa di essere "bagiue" ovvero dedite alla stregoneria e causa della carestia che aveva colpito queste zone. Il processo, di cui esistono resoconti ben dettagliati, purtroppo condannò queste donne a tremende torture che le costrinsero a confessare pratiche magiche, sabba notturni e incontri in luoghi segreti.

Il museo dedicato alla stregoneria

E' risaputo che le streghe attirano sempre la curiosità e nel caso di Triora si tratta di pezzo di storia documentato da documenti e testimonianze. Nel centro del paese è stato allestito un Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria, concepito come un viaggio all'indietro nelle tradizioni rurali e nelle vicende storiche e preistoriche di questo borgo. Il primo piano raccoglie testimonianze della vita contadina che ricordano come questa comunità in passato fosse notevolmente isolata a causa della sua posizione geografica e per questo motivo particolarmente incline a superstizioni e credenze arcaiche. Il piano inferiore in passato ospitava le carceri dove molto probabilmente furono rinchiuse anche le donne accusate di stregoneria.
Nel museo sono esposte le copie dei documenti del processo, riproduzioni di scene di interrogatorio e di tortura a quelle donne che erano chiamate "streghe".

Storia e leggende attorno al borgo

Il tramonto è il momento perfetto per lasciarsi prendere dalla suggestione di questo luogo e i suoi "itinerari stregati". Si può arrivare fino alla Cà Botina, un tempo la zona più povera del paese, dove vivevano la maggior parte delle accusate, il Lagodegnu circondato dai boschi e citato nelle carte del processo come uno dei luoghi di ritrovo delle streghe, il Monte delle Forche dove si credeva che le streghe raccogliessero la "mandragola" nata dal seme degli impiccati.
Basta una semplice passeggiata all'imbrunire tra le strette vie del paese impreziosite da case-torri e bassorilievi di ardesia....
E la magia è anche nel sapore antico del pane di Triora, un prodotto tipico che non ha bisogno di sortilegi.

Da segnare in agenda ( ...o sullo smartphone)

Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria?Corso Italia, 1 ?Triora (Imperia)
Orari: dal lunedì al venerdì 14,30 - 18; sabato e domenica 10,30 - 12

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