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Giardini veneziani

Il lato verde di Venezia tra giardini di ieri e di oggi.

Giardini veneziani

Guardare Venezia dall'altro può generare un moto di sorpresa per la miriade di tasselli verdi che si inseriscono tra calli e palazzi. Venezia ha una trama nascosta di giardini che tra '600 e l'800 erano considerati numerose centinaia. Oggi i giardini di Venezia sono un labirinto nel labirinto, a volte sconosciuti, a volte non accessibili, e richiedono passione e spirito di esplorazione per essere scoperti.

Verde regale

Presso il palazzo di Cà Rezzonico, sede del museo del Settecento Veneziano, si può trovare una splendida ricostruzione di "giardino di palazzo" con elementi tipici come le aiuole geometriche, la pergola e la vera da pozzo.

Un altro spazio verde che suggerisce come fossero i giardini settecenteschi veneziani è quello di Cà Tron oggi sede dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia.

Tra i giardini ottocenteschi vi sono alcuni parchi pubblici meno conosciuti che rappresentano un'esplorazione alternativa della Serenissima: il giardino Savorgnan nei pressi del Ponte delle Guglie, il giardino Groggia a Cannaregio, i Giardini reali a fianco di Piazza San Marco.

Giardini di lusso

Alcuni tra i più suggestivi giardini veneziani appartengono ad hotel esclusivi che al lusso degli ambienti uniscono il fascino di questi gioielli verdi. Uno di questi è il giardino Rizzo Patarol oggi di proprietà del Grand Hotel dei Dogi a Cannaregio.
Agli inizi del '700 venne strutturato come giardino botanico, poi fu modificato secondo la moda romantica e infine nel 2002 venne restaurato con cura e arricchito di rose, clematidi e ortensie.
Un altro esempio di giardino storico è quello dell'Hotel Cipriani alla Giudecca dove piante e fiori si alternano agli orti e alle vigne che la tradizione popolare afferma furono frequentate da Casanova.

Per chi vuole farsi sedurre dalla dimensione segreta dei giardini veneziani c'è il Wigwam Club Giardini Storici Venezia, un'associazione che organizza numerose visite a giardini privati che normalmente non sono visitabili.

Spazi contemporanei, a Venezia

Da non perdere anche il piccolo e ricercato spazio verde, quasi un giardino zen, realizzato da Carlo Scarpa negli anni '50 per la Fondazione Querini Stampalia.
Entrando nel palazzo della Fondazione in Campo Santa Maria Formosa una parete di cristallo sembra far entrare nel salone il verde del prato. Notevole è anche il Teatro Verde della Fondazione Giorgio Cini nel parco dell'Isola di San Giorgio, ispirato all'armonia degli anfiteatri classici ma anche alla tradizione dei "teatri di verzura" e da poco riaperto al pubblico.

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