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La strada del Miglio d'Oro

Natura, arte e storia all'ombra del Vesuvio.

La strada del Miglio d'Oro

Il gigante nero che riposa si erge in lontananza, dominando la zona circostante.
Le bellezze artistiche e naturali lungo la costa del Vesuvio incantano il visitatore sin dal primo momento: il modo migliore per esplorarle è percorrere l'antica via Regia di Portici, ovvero la Strada del Miglio d'Oro che da Napoli porta direttamente ad Ercolano, cittadina rinomata per le rovine di età romana e per essere la porta principale al Parco Nazionale del Vesuvio.

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La storia ai piedi del Vesuvio.
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O' Vesuvio

È consigliabile partire proprio da Ercolano per andare alla scoperta del vulcano. Dal 1995 il Parco Nazionale del Vesuvio è un'area protetta con oltre 900 specie floreali autoctone. All'interno del parco sono stati realizzati ben 15 itinerari naturalistici e 2 percorsi ciclabili per consentire un'approfondita esplorazione anche da soli, mentre la visita al Gran Cono, a 1282 metri d'altezza, può essere effettuata solo con l'aiuto di esperte guide.

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Una passeggiata panoramica sul famoso vulcano che distrusse Pompei.
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Le Ville vesuviane

Lungo la Strada del Miglio d'Oro, inoltre, si incontrano numerose ville e dimore aristocratiche costruite nel corso del XVIII secolo.
Sono 122 quelle censite dall'Ente per le Ville Vesuviane, inserite in uno scorcio naturalistico unico al mondo che comprende il mare, il vulcano e una natura rigogliosa.
Fu proprio la fitta concentrazione di questi piccoli capolavori dell'architettura tardo barocca del Regno di Napoli a ridosso del territorio di Ercolano a dare la denominazione di Miglio d'Oro al tratto di strada che attraversava gli edifici.

Da non perdere: la visita a Villa Campolieto e al Parco di Villa Favorita.

Napoli-Portici: la prima ferrovia d'Italia

Circa un chilometro separa Ercolano da Portici. Nel popoloso comune a sud del capoluogo ha sede il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, che trae il nome dalla prima locomotiva a vapore realizzata in Italia, messa in funzione nel 1845 sulla prima linea ferroviaria dell'Europa continentale,
la Napoli-Portici appunto, che fu inaugurata il 3 ottobre del 1839. Il museo è situato all'interno dell'ex reale opificio meccanico, fatto realizzare da Ferdinando II di Borbone nell'anno successivo all'inaugurazione della strada ferrata.

Corallo e sacralità

Superate Torre del Greco, nota per la lavorazione del corallo, e Torre Annunziata, che custodisce nel sottosuolo le meraviglie delle Ville di Oplonti, si raggiunge Pompei, la città degli scavi e del Santuario della Madonna del Rosario.
La Basilica è meta di continui pellegrinaggi ogni anno: si calcola che siano circa 4 milioni le persone in visita alla Madonna di Pompei.

Pompei: la città sepolta

Poco lontano si trova il sito archeologico di Pompei, l'area degli scavi, vasta ben 44 ettari, l'unica al mondo in cui è stato possibile restituire una città intera che era stata sepolta sotto una coltre di lava e ceneri altra circa 6 metri, durante l'eruzione del Vesuvio nel 79 a.C.

Pompei: Salta la coda
Esplora le antiche rovine di una città distrutta 2000 anni fa da una violenta eruzione del Vesuvio.
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A Pompei si trovano strade, case, mercati, le Terme Suburbane, il Foro con la Basilica e piazze che rivelano il grado di progresso, di ricchezza e di civiltà raggiunto in quel periodo dalla cittadina romana. Lo testimoniano anche le sontuose decorazioni alle pareti e le strutture architettoniche, talvolta particolarmente ingegnose.

Il Lupanare è uno dei luoghi più suggestivi e conosciuti di Pompei: era l'antica "casa di appuntamenti" della città.

Il fascino della visita agli scavi è reso ancora più intenso dalla presenza del Vesuvio che si staglia all'orizzonte e che ricorda quel tragico l'evento ai turisti.
Nella parte settentrionale si trovano i templi dove di amministrava la vita religiosa, come il Tempio di Apollo, il più importante della città, e il Tempio di Giove. Importante è anche la Via dei Sepolcri, una delle necropoli di Pompei, con le tombe disposte ai lati della strada.