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Musei partenopei

La storia di una città attraverso i suoi musei.

Musei partenopei

Poche città al mondo possono vantare un patrimonio storico, artistico e monumentale come Napoli.
Una città che affonda le sue radici alla fine del III millennio a.C., quando qui si insediarono i primi coloni greci giunti in Italia. Visitare i musei della città di Napoli significa ripercorrere la sua antica storia ed il suo glorioso passato che ancora oggi conservano lo stesso fascino di un tempo.

Il Museo di Napoli

A due passi dalla centralissima Piazza Dante, nel cinquecentesco palazzo di Don Pedro Giron (vicerè di Napoli dal 1582 al 1586), si trova il Museo Archeologico Nazionale. Il complesso museale ospita una impressionante raccolta di opere d'arte, reperti preistorici, oggetti ed antichità di epoca greco-romana ritrovati in Campania e nel sud Italia.
Il museo è la risultante di quattro importanti sezioni: la collezione Farnese, le opere "pompeiane", i reperti preistorici dell'area flegrea e una sezione di collezioni minori.
Nelle sue sale, infatti, si alternano ritrovamenti di epoca preistorica, preziose statue di Pompei, bronzi della celebre Villa dei Papiri di Ercolano, edicole votive ritrovate a Paestum e Velia e una sezione, unica nel suo genere, dedicata agli affreschi ed ai mosaici pompeiani.

Museo Archeologico Nazionale di Napoli: Ingresso + Audioguida
Esplora un museo del tardo XVIII secolo in una vecchia caserma di Cavalleria e guarda incredibili tesori di Ercolano e Pompei in questa gigantesca collezione.
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Non solo porcellane

Situato alle porte della città, il Museo Nazionale di Capodimonte, circondato dall'omonimo parco, può essere considerato il complesso museale più importante di tutta Napoli.
La Reggia di Capodimonte venne realizzata nel 1738 per volere Carlo III di Borbone, per ospitare le opere d'arte della famiglia Farnese. Nel corso dell'Ottocento il Museo di Capodimonte si arricchì delle preziose collezioni borboniche, oltre che di opere provenienti da monasteri e donazioni.
Tra le principali opere custodite nelle sue sale ricordiamo "La Flagellazione di Cristo" del Caravaggio, "La Danae" di Tiziano, il "Ritratto di Francesco Gonzaga" di Andrea Mantegna e la "Crocifissione" di Masaccio. Ma il museo può vantare anche opere di Simone Martini, Goya, Correggio e Botticelli.

Il mito delle porcellane nasce a metà del 1700 quando a re Carlo I di Borbone e sua moglie fondarono la Real Fabbrica di Capodimonte

Museo e Real Bosco di Capodimonte
L'arte napoletana in un grande palazzo borbonico a Napoli che è anche uno dei musei più grandi d'Italia.
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La "scuola di Posillipo"

Dall'alto della collina del Vomero la Certosa di San Martino è uno dei più significativi e esempi di architettura barocca a Napoli. Un'importante opera di restauro ha riportato alla luce lo straordinario patrimonio artistico e storico della chiesa, opera di Cosimo Fanzago, e del Chiostro Grande.
Il Museo ospita testimonianze storiche del Regno di Napoli come la celebre tavola Strozzi, prima veduta della città di Napoli risalente al XV secolo, e una raccolta di dipinti dell'Ottocento Napoletano della Scuola di Posillipo.

Certosa & Museo di San Martino
Meravigliosa sia dentro che fuori, soprattutto per gli interni decorati nel periodo di massimo splendore dell'architettura barocca.
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Il Belforte partenopeo

A ridosso della Certosa di San Martino sorge l'imponente Castel Sant'Elmo. Il cosiddetto "Belforte" viene eretto nel 1329 per volere di Roberto d'Angiò. Nel 1537 assume la pianta stellare che ancora lo caratterizza e diviene una delle fortezze più moderne del tempo, fulcro del sistema difensivo della città di Napoli.
Un restauro integrale, iniziato nel 1976, consente oggi di ammirare la vasta piazza d'armi, con gli antichi alloggi degli ufficiali, la chiesa cinquecentesca, le ampie sale interne ed i camminamenti lungo le mura che regalano uno strepitoso panorama a 360 gradi sulla città e sull'intero golfo.

Oltre al suo valore storico Castel Sant'Elmo è uno dei poli museali napoletani che opsita durante l'anno mostre, esposizioni e fiere di grande interesse

Quando la nobiltà europea andava al mare

Sulla passeggiata della Riviera di Chiaia, lungomare cittadino, si incontra la maestosa Villa Pignatelli che ospita il Museo Principe Diego Aragona Pignatelli Cortes.
Sin dalle sue origini (1826), questa struttura si è legata al prestigio delle famiglie aristocratiche che l'hanno abitata, come gli Acton, i Rothschild e i Pignatelli, diventando un punto di riferimento per i regnanti e gli aristocratici di tutta Europa.
Nel 1955 la famiglia Pignatelli donò allo Stato italiano la villa, il giardino, gli arredi e la raccolta degli oggetti d'arte decorativa che oggi costituiscono il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes.

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