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Il Carso, ai confini della natura

Tra Italia e Slovenia, percorrendo gli antichi sentieri che uniscono due popoli

Il Carso, ai confini della natura

L'itinerario alla scoperta del Carso comincia da piazza Oberdan, a Trieste. Da qui si sale sulla funicolare in direzione di Sistiana. Dopo mezz'ora di viaggio reso lieve da visioni mozzafiato, la prima fermata è a Villa Opicina da cui si può intraprendere un cammino lungo 5 km sul sentiero panoramico conosciuto come "Napoleonica".

Ritornati a Villa Opicina, si prende un'altra strada, quella del Vino Terrano, verso la Rocca di Monrupino, dove si trova il Santuario della Beata Vergine Assunta. Qui, ogni due anni, si celebrano le "Nozze Carsiche", una rievocazione storica dell'antico matrimonio sloveno.

Tra Rupingrande, Sgonico e Sistiana

A soli 3 km, si trova Rupingrande, culla dell'enclave slovena, ben rappresentata dalla Casa Carsica, un museo etnologico in cui è stata allestita una tipica abitazione rurale di 200 anni fa.
Altri 5 km e si giunge alla Grotta del Gigante, un'immensa caverna sotterranea, con le sue millenarie stalattiti e stalagmiti. Tappa successiva è Sgonico, anch'essa a soli 5 chilometri. Qui l'attrazione principale è il Giardino Botanico di Carsiana: 60 ettari di terreno in cui sono stati ricreati otto diversi ambienti geoclimatici tipici del Carso.

Dopo aver affrontato una strada costellata di filari d'uva, si giunge a Sistiana, di nuovo sul mare. Da qui si imbocca il Sentiero Rilke, che deve il suo nome al poeta praghese Rainer Maria Rilke, che soggiornò tra il 1911 e il 1912 nel Castello di Duino, dedicando a questi luoghi i versi delle sue "Elegie Duinesi".

Il castello di Torre e Tasso

Due chilometri che portano fino al Castello di Duino, attraversando i sentieri della Riserva Naturale Ragionale delle Falesie di Duino. Le falesie sono coste rocciose calcaree a picco sul mare. Costruito tra il Quattrocento e il secolo successivo, il Castello di Duino appartiene ai Principi della Torre e Tasso.
All'interno, nell'ala della fortezza aperta al pubblico, si può ammirare la scala progettata dal Palladio, la cappella di famiglia e la biblioteca.

Accanto al Castello si scorgono i resti del castrum in cui Pagano, patriarca di Aquileia, diede ospitalità a Dante Alighieri. Ispirato dalla loro bellezza, il sommo poeta citò questi luoghi nella "Divina Commedia"

Arte e storia in Friuli

Ripresa la strada, si giunge al borgo di San Giovanni che si fa annunciare da una statua di bronzo sulla roccia raffigurante una lupa. Ci si trova alle Bocche del Timavo, il più corto fiume italiano, che nasce in Slovenia dal Monte Nevoso, percorre 47 km nel sottosuolo e fuoriesce per soli 2 km, proprio accanto alla Chiesa di San Giovanni in Tuba.

Monfalcone è un vitale centro portuale. Qui si può passeggiare fino alla rocca panoramica e visitare il Museo Paleontologico della Rocca e la Galleria Comunale di Arte Moderna.
Prendendo la Statale 305 si giunge al Sacrario di Redipuglia, inaugurato da Mussolini nel 1938, per ricordare i caduti nelle battaglie sul Carso della Prima Guerra Mondiale.

Un po' di birdwatching

Per gli amanti della natura è d'obbligo una tappa alla Riserva Naturale Regionale di Doberdò e Pietrarossa, un'oasi perfetta per gli appassionati di birdwatching, che si estende tra il Lago di Doberdò e quello di Pietrarossa.
Seguendo la strada provinciale 92, si arriva a Gradisca d'Isonzo, antico possedimento della Serenissima. La dominazione veneziana si scorge nei resti della fortezza quattrocentesca e in piazza Unità d'Italia dove svetta la colonna con il Leone di San Marco in cima.

Da non perdere, la Chiesa dell'Addolorata e il Palazzo Torrioni, oggi sede del Museo Civico e della Galleria di Arte Contemporanea "Luigi Spazzapan". Il Duomo di Gradisca, infine, vanta una facciata barocca opera di Paolo Zuliani