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I paesaggi del Conero

Spiagge meravigliose e borghi incantati, un fascino naturale da scoprire.

I paesaggi del Conero

La strada da cui inizia questo itinerario ha il sapore salmastro della costa del Conero. Si parte da Ancona e si prosegue in direzione Montacuto. Qui ci si può fermare per degustare il Rosso Conero Docg oppure si può proseguire verso il mare e la Spiaggia di Mezzavalle. Qui si può fare il bagno in un mare cristallino e ammirare la "Trave", una sottile lama di roccia che protegge l'insenatura.

Le spiagge del Conero

Altri 3 chilometri e si raggiunge un'altra spiaggia: Portonovo. A sorvegliare la costa un Fortino Napoleonico costruito nel 1808. Poco distanti, anche due esempi di architettura sacra: la romanica Chiesa di Santa Maria (XI secolo) e, salendo al Poggio, la Chiesetta di Santa Lucia (XIII secolo).
In pochi minuti si arriva in una cittadella fortificata con vista sul mare, Sirolo. Tutt'attorno, le spiagge più belle del Conero: Due Sorelle, Sassi Neri, San Michele, Numana e Spiaggiola.

Luoghi di fede

Tornando nell'entroterra, la prima sosta è Loreto, la città del Santuario che ogni anno accoglie migliaia di pellegrini che arrivano da tutto il mondo per rendere omaggio alla Madonna Nera.

Nella Basilica è conservata la Santa Casa di Nazareth, secondo la tradizione la stanza dove la Madonna ha ricevuto l'Annunciazione.

Poco distante si trova anche il Museo-Pinacoteca, ospitato nel piano nobile del Palazzo Apostolico. Nel museo sono conservate splendide ceramiche del Cinquecento, una straordinaria collezione di arazzi raffaelleschi e otto magnifiche tele di Lorenzo Lotto, che a Loreto trascorse gli ultimi anni della sua vita.

Il Sabato del Villaggio

Dieci minuti d'auto e si arriva nella città della poesia: Recanati. Qui, infatti, nacque e visse il poeta Giacomo Leopardi. C'è la piazza del "Sabato del Villaggio", su cui affaccia Palazzo Leopardi, nel quale ancora vivono i discendenti del poeta e la casa dell'amata Silvia.

All'interno del Palazzo è visitabile la biblioteca dello "studio matto e disperatissimo". Altri ricordi delle poesie leopardiane si trovano nella torre antica cantata nel "Passero Solitario" e nel Monte Tabor, il colle dell'"Infinito".

Senza testa

Tappa successiva è la "città dei senza testa". Osimo ha assunto questo soprannome a causa di alcune statue, appunto, senza testa di epoca romana che si possono ammirare nell'androne del Municipio.

Osimo merita una sosta soprattutto per camminare nei suoi vicoli e scoprire piazze-salotto e antichi palazzi nobiliari. Aperte al pubblico da poco tempo, le Grotte del Cantinone permettono al visitatore di fare una passeggiata anche nella città sotterranea.

Le ultime tappe del viaggio: Filoratto e Offagna

Dopo pochi chilometri si raggiunge Filottrano, con le sue ville e palazzi nobiliari. Da qui, dopo circa 20 minuti, si raggiunge Offagna, con la sua imponente rocca medievale.
Da visitare il Museo delle Armi Antiche e il Museo delle Scienze Naturali Paolucci, in cui si trovano oltre 15 mila reperti di anomalie della natura. Infine, uno sguardo all'architettura religiosa, nelle incantevoli chiese del Santissimo Sacramento e di Santa Lucia.