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Feste e riti del Carnevale

Storia, tradizioni ma anche creatività ed energia: la hit parade del Carnevale.

Feste e riti del Carnevale

Storia, tradizioni ma anche creatività ed energia: la hit parade del Carnevale

Da noi il Carnevale è una cosa seria. Per alcune città è addirittura uno dei momenti più importanti dell'anno. E diventa anche l'occasione per scoprire frammenti di storia italiana raccontati da maschere e tradizioni antiche. La parola d'ordine è comunque una sola: divertimento.

Alla corte della principessa Sissi

Andare al Carnevale Asburgico di Madonna di Campiglio, la splendida località del Trentino, significa fare un balzo all'indietro nel 1800 quando era uno dei luoghi di vacanza preferiti degli Asburgo e delle teste coronate europee. La principessa Sissi e l'imperatore Francesco Giuseppe amavano questi luoghi e la settimana del Carnevale ne rievoca le figure nella cornice delle feste di corte. Il clou di questo evento è la sfilata in costume con personaggi vestiti da nobildonne, cavalieri e ussari a cavallo. Sulla Pista Belvedere viene organizzata anche la sciata del corteo imperiale accompagnato dai maestri di sci e illuminata dalle fiaccole. Al termine, un grande spettacolo di fuochi d'artificio davanti alle cime innevate di Madonna di Campiglio.

Venezia in maschera come al tempo di Casanova

Il Carnevale è da secoli un momento fondamentale della vita veneziana, tanto che un documento del 1094 fa riferimento ai giorni che gli abitanti di Venezia dedicavano al divertimento prima che iniziasse la Quaresima.
In realtà le origini del Carnevale risalgono agli antichi culti pagani di passaggio tra l'inverno e la primavera, quando era lecito per una volta "insanire" e cioè non avere freni: una valvola di sfogo che le classi dirigenti lasciavano al popolo per controllarne le tensioni sociali.

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Ai tempi della Repubblica di Venezia il Carnevale era piuttosto lungo: dalla prima domenica di ottobre fino alla Quaresima. Allora i veneziani cessavano le loro occupazioni per dedicarsi totalmente ai festeggiamenti e ammirare ogni tipo di attrazioni, dai saltimbanchi agli animali ammaestrati. Alcuni carnevali hanno lasciato un segno nella storia come quello del 1571 che festeggiò la vittoria di Lepanto.

Dopo le celebri feste settecentesche a cui partecipava Giacomo Casanova, nel XIX secolo il Carnevale di Venezia acquisì un'aura romantica che attirava artisti, musicisti, scrittori e splendide donne da ogni parte del mondo. Ancora oggi la città lagunare durante il Carnevale si trasforma in un grande palcoscenico dove ciascuno può divertirsi a interpretare la propria parte. Ogni anno viene deciso un tema che serve come motivo ispiratore per le feste e gli eventi in città ma non mancano i punti fermi della tradizione come il Volo dell'Angelo e la Festa delle Marie.

Per trasformarsi in un'autentica maschera veneziana ci si può rivolgere all'Atelier Marega e noleggiare costumi stile '700.

Il ballo e la frittata del Carnevale di Muggia

In questa cittadina in provincia di Trieste si festeggia il carnevale più celebre del Friuli che ha origine all'inizio del 1400. Ancora oggi viene celebrato il Ballo della Verdura, così chiamato perché le coppie di danzatori cinte di ghirlande floreali passavano sotto archi di foglie. Altre caratteristiche del "Carnevale Muggesano" sono l'abolizione delle maschere facciali, gli spettacoli di strada organizzate da numerose compagnie teatrali e la grande frittata che viene cotta al centro della piazza principale, dopo una raccolta di uova fatta al grido "tutti a ovi".

Le arance della ribellione

Colorato, appassionante, unico, lo Storico Carnevale di Ivrea si distingue da tutte le altre manifestazioni italiane per il proprio carattere simbolico e libertario. Il suo rituale vuole ricordare la rivolta degli abitanti di Ivrea contro il Marchese del Monferrato e la sua figura simbolo è la Mugnaia, una popolana che si ribellò ai soprusi di un nobile arrogante.

Il momento più forte è la "battaglia delle arance" che per tre giorni divampa nella città piemontese coinvolgendo migliaia di "aranceri" protetti da costumi imbottiti e maschere di cuoio mentre combattono a piedi e sui carri. Da notare che i cittadini indossano per tradizione il "berretto frigio", simbolo di ribellione da ogni tirannia.

Lo spettacolo della cartapesta

Il Carnevale di Viareggio è considerato uno dei più spettacolari del mondo per la grandiosità dei carri allegorici. La sua nascita risale al 1873 quando alcuni borghesi vollero inscenare una protesta contro le tasse eccessive che erano costretti a pagare. Da qui ha origine la sfilata dei carri lungo la passeggiata a mare alla quale partecipano solitamente più di 200.000 persone. Un inno all'arguzia e allo spirito satirico tipicamente toscano.

Le radici pagane di un carnevale contadino

Il carnevale di Offida nelle Marche ha un'impronta suggestiva e "pagana" a partire dal tradizionale bove finto, in metallo e legno, che viene trasportato a spalle da due uomini per le vie del paese fino alla piazza dove gli abitanti vestiti con il "guazzarò", un abito tipico, rincorrono il bove urlando come in una corrida. Al termine della festa il bove viene simbolicamente ucciso e portato in processione mentre si canta l'inno del carnevale offidano. Il martedì grasso gli abitanti sfilano per il paese con il costume tradizionale e imbracciando i "vlurd", fasci di canne e paglia incendiati che danno origine a un grande falò.