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Coppedè: la Roma che non ti aspetti

Coppedè è come un enorme libro delle favole che vi conquisterà. Parola di Laura

Coppedè: la Roma che non ti aspetti

Siamo a Roma, zona Trieste-Salario, a nord della città, in un ristretto quadrilatero di appartamenti indicati come quartiere Coppedè costruito agli inizi del '900 per il ceto burocratico-impiegatizio in quella che già allora era una delle zone più salubri dell'Urbe. Attraversando l'Arcone che fa da collegamento tra via Tagliamento e Piazza Mincio, cuore di Coppedè, alzerete la testa perché la minuzia dei particolari decorativi richiederà la vostra attenzione. E Gino lo troverete proprio lì, scolpito su una delle due colonne che sorregge l'Arco, che vi saluta.

Oramai è fatta, avete varcato la soglia e mentre costeggiate il Palazzo degli Ambasciatori, il richiamo della rane che sormontano la fontana di Piazza Mincio sarà irresistibile, specie se è una bella giornata di sole di inizio giugno e vi va di fermarvi per un attimo di contemplazione o per leggere un po'.

Pare che tale richiamo sia stato irresistibile anche per i Beatles che al termine di un concerto al vicinissimo Piper, abbiano approfittato della Fontana delle rane per fare un bagnetto.

Bagno a parte, piazza Mincio è la prospettiva migliore per godere in un sol colpo di Coppedè. Su di essa si affacciano il più riccamente decorato Villino delle Fate, il Palazzo del Ragno che sottende un inno all'operosità e una parte del Palazzo degli Ambasciatori prima citato.

Lo scrigno di Coppedè

E' la Roma che non ti aspetti, un vero scrigno liberty raccolto in un pugno di palazzi, villette e appartamenti, un angolo spesso ignoto agli stessi romani. Quando Gino Coppedè nel 1915 comincia la sua opera, non era abituato alla Capitale, né tantomeno era pronto alle incombenti critiche che avrebbe subito di lì a poco.


Legenda vuole che si sia suicidato proprio per il peso dei commenti negativi per la sua opera. Aveva lavorato a Genova al fianco di un committente inglese, e si era fatto conoscere anche a Milano, che iniziava a respirare venti Liberty. Nella Capitale invece l'architettura razionalista stava prendendo piede, e il gusto della scenografia e monumentalità era da sempre di casa. Tutte queste informazioni si posso apprendere semplicemente ascoltando la guida turistica Carla Ciccozzi che a Coppedè ci abita e tiene visite guidate di giorno e in notturna, anche sul tema del cinema.

C'è un mondo dentro Rosafuria

Nel frattempo Margherita Buy vi passa accanto,e vi ridesta da questo passato novecentesco. E' tempo di sollevarsi ma ci vorrebbe un'attrattiva stavolta più "terrena" e tangibile. Basta andare su Via Tagliamento ed entrare da Rosafuria, un negozio di abbigliamento e articoli per la casa, anche lì respiriamo aria vintage e puro senso estetico. Brand come St. Martins, Nümph, Cream, Kaffe, Anonyme affollano gli appendiabiti interni, dove sono anche disposti set per la cucina e home living, mentre nella sala principale bambini brandiscono pennelli colorati e si danno all'arte durante i laboratori pomeridiani.

Francia, scarpe e gelati

Per respirare un soffio di Francia basta fare un salto invece al vicino VA SA NO che vende prodotti tipici francesi e organizza degustazioni di vino francese il giovedì. Con il nostro pain au chocolat in mano, direi che possiamo spostarci ad ammirare una bella vetrina di scarpe da Stenlio Malori a Viale Regina Margherita, dove si trovano prodotti di buona qualità e design a prezzi non proibitivi. Se siamo ancora nel vortice dei dolci e dessert possiamo scegliere di mangiare una millefoglie da Duranti su Viale Regina Margherita, oppure puntare alla Gelateria dei Gracchi, sempre in zona, considerata una delle migliori qui a Roma.

Il giardino all'inglese di Villa Torlonia

Se il liberty non ci ha ancora stancato si potrebbe sostare alla vicina Villa Torlonia la più recente delle ville nobiliari romane, che conserva ancora un particolare fascino dovuto all'originalità del giardino paesistico all'inglese'. (Villa Torlonia fu anche la residenza di Mussolini dal 1925 al 1943).
Con un po' di fortuna riuscirete a visitare anche la Casina delle Civette fantasioso apparato decorativo in stile liberty all'interno del parco di Villa Torlonia. Per arrivare lì, passate per Viale Gorizia e magari fermativi alla gradevole libreria-bistrot Tra le righe, il bar interno garantirà la vostra lunga permanenza.

Le meraviglie di Via Chiana

Stenlio Malori non aveva il nostro numero, allora facciamo un tentativo ad un piccolo negozio di scarpe che si trova in Via Chiana che vende scarpe Melissa Vivienne Westwood, non si fa molta pubblicità (non si riesce a trovare neanche in internet) e chiude alle 18:00, ma vi troverete a vostro agio nel passeggiare su Via Chiana, una strada dove si concentrano una serie di attività molto interessanti, e scoprire ciò che vi può offrire. Dall'emporio Polli (vasto assortimento di articoli per la casa e design) al SUSINA BISTROT: prodotti bio da gustare in una bella pausa di piacere, dai dolci, ai piatti salati, ai tè, e dove all'interno sono ospitate mostre temporanee. Se puntate però su un'ambientazione più rustica c'è sempre Osteria Chiana, pronta ad accogliervi, ma ricordati di prenotare in tempo.
Guardate per un attimo l'orologio e in questo turbinio di piacevoli momenti, vi accorgete che avete lasciato i vostri pargoli da Rosafuria...a quest'ora avranno ormai finito i loro "Pollock"...eh si, girovagar m'è dolce nel mar di Coppedè.

Tutti gli indirizzi della nostra passeggiata:

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